COS’È L’ADVERGAME: QUANDO SI FA MARKETING GIOCANDO 

L’advergame è una nuova forma di marketing che molte aziende, indipendentemente dal loro settore di afferenza, stanno adottando, dal momento che si dimostra efficace e di successo. Ma di cosa si tratta, esattamente?

COS’È L’ADVERGAME: LE PAROLE HANNO UN PESO 

Il termine “advergame” è composto da due parole: advertising (pubblicità) e game (gioco): per dare una definizione sintetica, dunque, un advergame è una modalità di marketing che si avvale del gioco come strumento pubblicitario. 

Spesso si confondono gli advergame con la gamification da un lato e con l’in-game advertising dall’altro, ma in realtà tra i tre concetti esiste una differenza marcata:  

La gamification consiste nell’applicare a contesti altrimenti non ludici meccaniche tipiche dei giochi, come per esempio può essere il fatto di incentivare l’attività fisica attraverso l’acquisizione di punti. 

L’in-game advertising consiste nell’inserire all’interno dei videogame banner pubblicitari.  

Gli advergame sono invece giochi pensati appositamente per comunicare l’immagine e i valori di un brand.  

 

GLI OBIETTIVI DEGLI ADVERGAME 

Gli obiettivi di marketing per cui un’azienda sceglie di avvalersi degli advergame possono essere molteplici, ma comunque accomunati da un elemento: il coinvolgimento degli utenti e la possibilità di catturare il loro interesse. Una finalità non certo banale: viviamo in una società in cui si riceve un vero e proprio bombardamento di stimoli, in particolare per quanto riguarda le immagini visive e, di conseguenza, è sempre più difficile ottenere l’attenzione del pubblico. Un modo per riuscirci sembra essere proprio l’utilizzo dei giochi, che permettono alle persone di perdere il senso del tempo e, contemporaneamente, di veicolare messaggi e informazioni.  

Oltre a questo macro-obiettivo, altri scopi per cui vengono progettati gli advergame possono essere, per esempio, la necessità di creare un database di potenziali clienti, migliorare la visibilità del brand, promuovere prodotti specifici o lanciarne di nuovi, fidelizzare i clienti e migliorare la customer experience legata a un marchio. 

Ecco allora che gli advergame diventano un importante trait d’union tra l’azienda e i consumatori, spesso corredati da altri strumenti di marketing, dalla presenza di un punto vendita fisico all’aiuto di influencer, fino alla pianificazione di campagne dedicate sulle piattaforme social. 

Un altro dei principali obiettivi di un advergame consiste nel farlo diventare il più virale possibile: per raggiungere questo scopo occorre che l’advergame sia coinvolgente e possa essere facilmente condiviso. Per verificare che l’advergame soddisfi questi requisiti, è necessario implementare gli indicatori di performance (KPI), che permettono di avere un quadro preciso dell’andamento del gioco e del suo gradimento presso il pubblico.  

 

COS’È L’ADVERGAME E COME SI REALIZZA 

Ora che abbiamo chiarito cos’è l’advergame, non resta che scoprire come si realizza.  

Per prima cosa bisogna stabilire dei punti cardine, che sono: 

  • il target da coinvolgere 
  • gli obiettivi che si intendono raggiungere 
  • il messaggio da comunicare 
  • le risorse a disposizione 
  • l’eventuale integrazione con altri strumenti di marketing 

 

Fondamentali per la realizzazione di un advergame sono poi il game design e la scelta delle meccaniche di gioco. A questo proposito, è molto importante scegliere questi elementi in relazione al pubblico che si desidera coinvolgere. Per esempio, se il target cui ci si rivolge è costituito soprattutto da persone under 50, allora si potrà fare maggiore leva sulla tecnologia, perché ormai quasi tutti gli appartenenti a questa fascia di età utilizzano agevolmente dispositivi mobili.  

Per un target più in là con gli anni, invece, è consigliabile progettare un advergame che magari possa essere gestito comodamente dalla tastiera del PC.  

Un discorso a parte merita il pubblico iper-tecnologico, che può interfacciarsi senza problemi anche con strumenti come visori di realtà virtuale o realtà aumentata e a cui pertanto è possibile proporre advergame anche molto complessi nella loro struttura.  

 

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